Un borgo che tesse legami, fili che intrecciano storie, persone che si incontrano.
Per tre giorni, Castelnuovo di Porto diventa tela e telaio, luogo vivo e pulsante di bellezza condivisa, esperienze sensoriali, creatività diffusa. Nel cuore di uno dei Borghi più belli d’Italia nasce Tessil’Arte Castelnuovo, prima edizione del Festival nazionale dedicato alle arti tessili e al “fatto a mano con cura”, organizzato dall’Associazione Tessuti Sociali con la direzione artistica di Andrea Barizza, gode del sostegno del Comune di Castelnuovo di Porto, della BCC Provincia Romana e di numerosi partner territoriali.
Dal 6 all’8 giugno 2025, l’antico borgo alle porte di Roma si trasforma in un laboratorio a cielo aperto, dove la manualità consapevole incontra il pensiero critico, la cura del gesto incontra la cura dell’altro, e l’arte si intreccia con il benessere, l’inclusione e la comunità.
Tessil’Arte non è solo un evento culturale: è una visione.
È la risposta gentile e concreta a un tempo che corre troppo in fretta, che frammenta le relazioni, che disabitua all’ascolto e alla presenza.
Qui, al contrario, ci si ferma. Si respira. Si crea. Si tesse.
UN FESTIVAL CHE CURA
Il festival nasce da una lunga e intensa esperienza sul territorio condotta dall’Associazione Tessuti Sociali APS, attiva dal 2019 grazie al supporto del Comune di Castelnuovo di Porto, che ne ha sostenuto il percorso sin dall’inizio. Negli spazi del Palazzo Ducale Rocca Colonna si svolgono ogni anno laboratori di tessitura, sartoria e formazione artigianale, inclusiva e intergenerazionale, coinvolgendo persone di ogni età, provenienza e condizione.
La tessitura, in questo contesto, è molto più di una tecnica: è un atto sociale, educativo e terapeutico. È uno strumento per ricostruire relazioni, per generare consapevolezza, per tessere insieme la propria identità e quella collettiva.
In un mondo in cui spesso si è invisibili, il lavoro manuale restituisce presenza, restituisce tempo e significato. Rende visibile ciò che si è, ciò che si sente, ciò che si può essere.
UN’ESPERIENZA IMMERSIVA TRA TRADIZIONE E FUTURO
Nel cuore del borgo storico, tra vicoli, piazze e cantine, il festival offre laboratori esperienziali unici:
dalla tessitura su tavolette al ricamo giapponese, dall’uncinetto contemporaneo alla cesteria, dalla tintura naturale alla stampa su tessuto, ogni esperienza è un invito ad apprendere con le mani, a lasciarsi stupire dai materiali, dai colori, dai gesti.
Chi partecipa non è solo spettatore, ma protagonista.
I manufatti realizzati – shopper, tessuti, fazzoletti, accessori – raccontano una storia, custodiscono un tempo, sono testimonianza viva di un gesto fatto con cura.
La proposta si completa con conferenze, performance serali, tavole rotonde, una mostra d’arte tessile contemporanea e incontri con filosofi, artisti e professionisti, tra cui la Prof.ssa Francesca Rigotti, nota autrice e pensatrice che ha fatto del “filo del pensiero” la sua metafora fondativa.
La cornice è quella del Palazzo Rocca Colonna, ma anche delle piazze e delle Cantine Storiche, aperte per l’occasione e animate da degustazioni di eccellenze enogastronomiche locali. Il Parco Regionale di Veio patrocina l’iniziativa, riconoscendone il valore ambientale, culturale e rigenerativo.
LE PAROLE DEL SINDACO
Riccardo Travaglini – Sindaco di Castelnuovo di Porto
“Tessere per unire: un sogno che diventa comunità.
Quando abbiamo scelto di sostenere l’Associazione Tessuti Sociali, abbiamo fatto una scommessa sul valore umano prima ancora che artistico. E oggi possiamo dire che quel sogno si è trasformato in un’esperienza reale, visibile, toccabile.
Tessil’Arte è il frutto maturo di un percorso condiviso, inclusivo e costante. Nei nostri laboratori non si producono solo stoffe: si costruiscono relazioni, si cura la solitudine, si attiva il pensiero, si ridona dignità e valore alle persone.
La tessitura è un atto sociale, è il gesto che meglio rappresenta ciò che vogliamo essere come comunità. Un gesto che unisce, che genera legami, che trasforma il tempo in significato.
Questo Festival celebra tutto ciò: la bellezza della lentezza, la profondità delle relazioni, il valore dell’inclusione. È un’occasione di festa, certo, ma anche un nuovo modo di progettare il futuro partendo dal nostro passato.
Grazie all’Associazione Tessuti Sociali per aver reso possibile tutto questo.
Buon Festival a tutti!”
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